lunedì 23 dicembre 2013

Un altro bicchiere?

Alla fine del 2010 ho scritto un breve racconto per l'antologia 365 storie cattive, curata da Paolo Franchini.
Tre anni dopo, lo propongo qui in una versione leggermente modificata.



Un altro bicchiere?
di Francesco Matteuzzi

È un vero peccato... tutto il terreno lasciato incolto, le vigne secche...
Da quando Marco se ne è andato non mi interessa più niente. – La donna prese la bottiglia. – Un altro bicchiere?
Dovresti lasciarti il dolore alle spalle... pensare al futuro...
Mi bastano i pochi filari d’uva rimasti; faccio vino solo per me e sono felice così.
Amanda riempì di nuovo i calici. Vide il vecchio amico di suo marito che stava subendo gli effetti del vino e accennò una smorfia che lui non comprese.
Marco avrebbe voluto solo il meglio per te. Avrebbe voluto che ti rifacessi una vita...
Se non mi sbaglio, credo invece che questo fosse ciò che volevi tu. – Amanda vide il volto dell’uomo che si irrigidiva.
Non capisco...
Ma sì che capisci... capisci benissimo. È per questo che l’hai ucciso... per arrivare a me. Un altro bicchiere?
La donna riempì di nuovo i calici: – Me l’ha detto lui – concluse con un sorriso.
Lui? – Adesso l’uomo era incredulo, quasi divertito. – Hai bevuto troppo.
Conosci la leggenda secondo la quale mangiando il corpo di un uomo si ottiene la sua saggezza? Be’, è una teoria quasi esatta.
E tu avresti mangiato il corpo di tuo marito?
Non proprio. L’ho seppellito sotto la collinetta dove c’è ancora la vigna. – La donna guardò il calice, innamorata. – Adesso lui mi parla attraverso questo vino.
L’uomo sussultò. Il suo piano era macchinoso, ma fino a quel momento aveva funzionato: eliminare l’amico, consolarne la vedova, sposarla e impossessarsi della proprietà. Era facile, eppure qualcosa era andato storto. Ma cosa? Cosa, per la miseria?
Non ricordava di averla salutata né di essere uscito per tornare a casa. Sapeva solo di essere lì, sulla strada sterrata, a mettere un piede davanti all’altro. Il marito, sepolto sotto la vigna, che le parlava... in un altro contesto ci sarebbe stato quasi da ridere.
Era buono, il vino?”
L’uomo si voltò, ma non vide nessuno. “Amanda è stata gentile a invitarti e farti ubriacare, no? Proprio come le avevo chiesto io.
M... Marco?
Te l’ha detto, no? Parlo attraverso il vino, caro amico mio. Adesso sono nella tua testa e ci resterò per sempre... Vedrai, sarà divertente.
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