mercoledì 16 gennaio 2013

Leggende metropolitane - Il Signor Puntura

Il Signor Puntura è l'incubo degli infermieri novellini. I più anziani lo usano per terrorizzare e vessare i nuovi arrivati, affinché stiano al loro posto e non alzino la cresta.
Nel racconto, all'apparenza il Signor Puntura è un uomo normale e affabile, che tuttavia diventa imprevedibile e iracondo quando deve indulgere nell'attività che lo vede sovente protagonista: il prelievo di sangue.
Ai giovani infermieri tremano le gambe ai racconti su quella dottoressa che il Signor Puntura avrebbe incatenato in un sottoscala della clinica e che là avrebbe languito per due settimane, nutrendosi solo dei resti di un paramedico precedentemente imprigionato dal Puntura.
Oppure, se la fanno sotto sentendo la storia di quell'addetto al prelievo che avrebbe osato ironizzare sulla sua paura dell'ago, i cui intestini furono poi trovati a ornare, come un festone, il campanile della chiesa vicina.
Le storie affermano che nessun infermiere che abbia osato praticare il prelievo di sangue al Signor Puntura si sia mai salvato. Perché Puntura trova sempre il modo di arrabbiarsi con tutti: se parli con lui nel tentativo di alleviare la sua tensione, lui ti mangia la faccia perché "Mi prende in giro? Le sembro un bambino di sei anni?" Se invece non cerchi di intavolare un discorso, si infuria perché "Non vede che sono agitato? Faccia qualcosa, perdio, faccia qual-co-sa!"
Ma ovviamente il Signor Puntura non esiste, e gli infermieri possono dormire sonni tranquilli. Anche quella che gli ha prelevato il sangue questa mattina e che gli ha fatto un male cane, praticandogli un buco dal quale il sangue ha preso a zampillare macchiandogli sia la felpa sia la giacca a vento. Sì, persino lei che poi gli ha chiesto: "Si sente bene? Le gira la testa?", e lui ha abbozzato dicendo "No, no, va tutto benissimo". Perché il Signor Puntura in realtà non esiste, è una leggenda metropolitana e quindi non c'è da averne paura. Neanche se adesso è impegnato a procurarsi un alibi per stasera, quando colpirà. Neanche se ormai ha preso informazioni su quell'infermiera e sulla sua famiglia e ha già programmato come e quando colpire.
No, gentile infermiera, puoi stare tranquilla.
Se non ti aspetti nulla, sarà più divertente.

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