Ma proprio nella doccia davanti alla
sua c’è Armando, e lo sguardo di Ric scende giù. È difficile che
lo sguardo non scenda giù, quando hai davanti Armando, perché
nonostante sia alto due metri là sotto è comunque sproporzionato.
Ric non se ne rende conto, ma inizia a
fissarlo. E a chiedersi come potrebbe essere. Scomodo, forse. Le
ragazze del bar potrebbero fuggire spaventate se gli vedessero un
affare di quelle dimensioni tra le gambe. Perché, pensa, per una
donna deve essere un bell’impegno dedicarsi a una cosa del genere.
O magari no. Magari se lo
contenderebbero, invece, vorrebbero provarlo prima delle altre. Si
tirerebbero i capelli e si prenderebbero a male parole nel desiderio
di essere le prescelte.
Ma il pensiero di Ric va oltre: e se
invece volessero provarlo insieme
alle altre? Del resto, sarebbe abbastanza grande da garantire
un posticino
per tutte.
A Ric quest'idea piace, e già se le raffigura mentre, complici, lo solleticano e lo stuzzicano pregustando il momento in cui le cose si faranno serie.
Ric torna alla realtà quando il sangue ha già iniziato ad affluire dove non vorrebbe. Guarda giù, si accorge di un movimento involontario in corso e subito si volta verso il muro.
A Ric quest'idea piace, e già se le raffigura mentre, complici, lo solleticano e lo stuzzicano pregustando il momento in cui le cose si faranno serie.
Ric torna alla realtà quando il sangue ha già iniziato ad affluire dove non vorrebbe. Guarda giù, si accorge di un movimento involontario in corso e subito si volta verso il muro.
Spera
che Armando non abbia notato niente, e il suo senso di imbarazzo
aumenta. L’imbarazzo di chi si rende conto di essersi appena
eccitato fissando le nudità di un altro uomo.
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