mercoledì 8 ottobre 2014

I racconti della fisioterapia (6)

Ric è sempre in imbarazzo a spogliarsi davanti agli altri. Gli anni di palestra non sono riusciti a fargliela sembrare una cosa naturale, e alla fine della sessione di terapia, nello spogliatoio, è sempre un po' turbato. Ma poi, anche se con disagio, si infila sotto la doccia come tutti cercando di convincersi che non ci sia nulla di strano.
Ma proprio nella doccia davanti alla sua c’è Armando, e lo sguardo di Ric scende giù. È difficile che lo sguardo non scenda giù, quando hai davanti Armando, perché nonostante sia alto due metri là sotto è comunque sproporzionato.
Ric non se ne rende conto, ma inizia a fissarlo. E a chiedersi come potrebbe essere. Scomodo, forse. Le ragazze del bar potrebbero fuggire spaventate se gli vedessero un affare di quelle dimensioni tra le gambe. Perché, pensa, per una donna deve essere un bell’impegno dedicarsi a una cosa del genere.
O magari no. Magari se lo contenderebbero, invece, vorrebbero provarlo prima delle altre. Si tirerebbero i capelli e si prenderebbero a male parole nel desiderio di essere le prescelte.
Ma il pensiero di Ric va oltre: e se invece volessero provarlo insieme alle altre? Del resto, sarebbe abbastanza grande da garantire un posticino per tutte.
A Ric quest'idea piace, e già se le raffigura mentre, complici, lo solleticano e lo stuzzicano pregustando il momento in cui le cose si faranno serie.
Ric torna alla realtà quando il sangue ha già iniziato ad affluire dove non vorrebbe. Guarda giù, si accorge di un movimento involontario in corso e subito si volta verso il muro.
Spera che Armando non abbia notato niente, e il suo senso di imbarazzo aumenta. L’imbarazzo di chi si rende conto di essersi appena eccitato fissando le nudità di un altro uomo.
_

Nessun commento:

Posta un commento