Ma quanto sei cresciuto?

Ecco com'è andata.

Un bel giorno mi chiama Grazia, la mia editor della Eli-La Spiga, e mi fa: — Hai voglia di scrivere un nuovo libro per me?
E io, che va bene che lo faccio per lavoro ma è vero anche che mi diverto un sacco, rispondo: — Volentieri!

In genere, questo è tutto quello che basta, a me e a Grazia, per accordarci su una nuova pubblicazione. Nel senso che, a questo punto della conversazione, sappiamo già entrambi che il libro nuovo si farà.

 — Stai già pensando a qualche argomento? — Le chiedo, consapevole che, trattandosi di testi parascolastici, la scelta dei temi è importante.

 — Sono indecisa — risponde lei. — Mi piacerebbe qualcosa sull'evoluzione... oppure sui dinosauri. Sono cose che ai bambini piacciono molto, tu cosa preferiresti?

 — Mi piacciono entrambi. Anzi, ho anche già un'idea.

 — Ah! Un'idea per che cosa? Per una storia sull'evoluzione o per una sui dinosauri?

 — Tutte e due!

 — Non hai capito. Mi serve un libro solo.

 — Appunto: ho l'idea. Hai presente le Cosmicomiche di Calvino?

 — E' una domanda seria?

 — Un incrocio fra Le Cosmicomiche e Il più grande uomo scimmia del pleistocene di Roy Lewis, il tutto raccontato in modo semplice e divertente per farne una storia adatta ai bambini... insomma, una storia in cui il protagonista cresce, iniziando come forma di vita elementare fino a diventare un dinosauro. Che ne dici?

 — Dico che è difficile scrivere un libro del genere.

 — Ma è anche divertente.

 — Vero.

Così è andata, più o meno, la prima telefonata tra me e Grazia relativa a Ma quanto sei cresciuto?. E non crediate che l'abbia romanzata troppo.
Però aveva ragione lei: scrivere un libro del genere è proprio difficile. Ecco perché, prima ancora di cominciare a buttare giù la trama vera e propria, ho chiamato in mio aiuto il prode coautore Antonazzo. Abbiamo condiviso l'impresa in modo assolutamente equo.
Io le parti facili, lui quelle difficili. Ma questo il lettore finale non lo saprà mai...

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