giovedì 25 settembre 2014

I racconti della fisioterapia (5)

Diego lavora al centro golf e le sue accentuate rotondità denunciano il fatto che non sia uno sportivo modello. Diego, anzi, se glielo chiedete vi dirà che da quando ha smesso di giocare a pallone nel campetto della parrocchia non ha mai più fatto attività fisica. E sono passati cinquant’anni.
Anzi, ormai, se gli siete simpatici, Diego affermerà con fierezza di non avere mai fatto attività fisica. Se ne vanterà, e se la cosa vi sembra fuori luogo aspettate a giudicarlo.
Diego lavora al centro golf. Anzi, lavorava, visto che dopo l’incidente non sa quando potrà riprendere il suo posto. Si occupava del prato, facendo in modo che l’erba fosse sempre ben rasata. E quando diventava troppo alta saliva sopra alla falciatrice a motore e la pareggiava. Il sedile gli andava un po’ stretto ma, ehi, guidare quel coso era proprio divertente.
Fino al giorno del fosso.
Diego conosceva benissimo il prato, e ancora oggi non si spiega come sia successo. Ero lì, dice, e a un certo punto ho sentito la falciatrice che andava giù e io sono caduto di lato. Sono finito a terra, mentre la macchina si ribaltava sopra di me. Pesa quasi duecento chili, quella maledetta. Ho dovuto aspettare più di due ore, incastrato là sotto con entrambi i femori spaccati, prima che qualcuno si accorgesse di cosa era successo.
Alla fine me la sono cavata con due gambe rotte e qualche lesione vertebrale.
Diego si alza in piedi aiutandosi con le stampelle. Ancora un'ultima settimana di esercizi e le getterà via.
Secondo il dottore è stata questa, dice tirandosi una manata sulla pancia e facendo tremare tutta la ciccia. Ha fatto da cuscinetto e ha ammortizzato il colpo. Altrimenti quella falciatrice mi avrebbe spaccato la schiena.
Si sposta verso una panca, si allaccia un peso alla caviglia e riprende la ginnastica. Diego, che può riprendere a camminare proprio perché non ha mai fatto sport. E scusatelo se se ne vanta.
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