sabato 9 marzo 2013

Un lavoretto facile facile

Sono sempre molto scettico quando le cose che scrivo mi escono con facilità e mi divertono.
Non so se è per un'inconscia convinzione che lavorare è sacrificio e allora guardo con sospetto il lavoro che non prevede sofferenza, o se per l'impressione che se il lavoro viene fuori facile significa che non ci sto mettendo abbastanza impegno.
Comunque sia, il nuovo libro che sto scrivendo (titolo di lavorazione: Voglio fare il giornalista! - uscita prevista per il prossimo settembre) mi sta divertendo parecchio, ne amo i personaggi e sono convinto che alla fine verrà fuori una bella storia.
Si tratta di un racconto che mette insieme giornalismo, bullismo e mafia. Peccato che lo leggeranno solo i bambini delle scuole e che con ogni probabilità voi, lettori di questo blog, non lo vedrete.
Davvero, peccato.
_

3 commenti:

  1. Ciao Francesco,
    condivido in pieno l'osservazione sul "lavoro facile". Quando capita a me ripenso alle parole che mi disse Dodier, un bravissimo autore francese: "Ma perché complicarsi la vita?"
    Forse ha ragione lui.

    RispondiElimina
  2. Ciao Matteo,
    grazie del commento, Dodier ha evidentemente ragione.
    Tra l'altro, a conferma delle sue parole, ho appena avuto un feedback positivo dall'editor!

    RispondiElimina
  3. Vedi... diavolo d'un Dodier! :-)
    A presto!
    Matteo

    RispondiElimina