sabato 23 marzo 2013

Segnali di Fumo

E' arrivato in edicola Fumo di China n. 212 (ne vedete la copertina qui di fianco), che per il sottoscritto segna la fine di un'epoca. Si tratta infatti del primo numero, dopo quattro anni e mezzo, che non mi vede al timone.
Il primo FdC da me curato è stato il numero doppio 162-163 dell'estate del 2008. Se siete dei lettori della rivista, per avere un'idea di quanto tempo è passato pensate solo che FdC era ancora in bianco e nero (ma sarebbe stata tutta a colori già a partire dal numero successivo). Ora dopo 50 numeri e 54 mesi (a fianco di Andrea Antonazzo fino al 2010 e di Laura Pasotti dal 2011), è giunto il momento di lasciare ad altri il compito di portare avanti il mensile. Da questo numero è Loris Cantarelli ad avere in mano le redini della rivista (e, a giudicare dai sommari di questo 212 e del prossimo 213, pur non avendoli ancora letti, mi sembra proprio che stia facendo un buon lavoro).
In questi 54 mesi, ho la presunzione di credere che la rivista abbia compiuto un bel percorso (di certo, io grazie a FdC ho compiuto un gran bel percorso).
Finalmente, anch'io potrò tornare a comprare un numero di FdC e avere la curiosità di scoprire cosa c'è dentro. Che non è mica un privilegio da tutti.

2 commenti:

  1. Apperò, come passa il tempo! ;-)

    Non è affatto banale dirlo: oggi FdC è quello che è grazie a persone come te (e Andrea, e Laura!), che in questi 35 anni hanno messo a disposizione la propria passione per le cose fatte bene, il proprio amore per il fumetto e il proprio rispetto per i lettori... Ad multos annos!

    RispondiElimina
  2. Certo, senza nulla togliere a chi c'è stato prima: è ovvio che noi non ci siamo inventati nulla e, anzi, abbiamo lavorato su quello che già c'era.
    Comunque, mi sono stupito anch'io quando ho fatto il conto e ho visto che erano 50 numeri. Davvero, non me lo aspettavo (anche se il calcolo era semplice, non l'avevo mai fatto).

    RispondiElimina