giovedì 19 gennaio 2012

Giornalismo a Fumetti, d'Autore

Questo messaggio l'ho mandato via lo scorso ottobre, a seguito di una richiesta di intervista.

Salve XXXX,
anche per me è un piacere fare la tua conoscenza.
Ti ringrazio per la proposta di intervista, che devo tuttavia declinare. Non apprezzo e non stimo il sito XXXX, per cui non desidero rilasciare un'intervista che andrà pubblicata su quelle pagine. Fino a qualche settimana fa io e XXXX eravamo in contatto tramite Facebook, contatto che ho poi cancellato perché, a mio avviso, inappropriato: ho una visione del giornalismo, e del giornalismo relativo al fumetto, del tutto diversa da quella del sito in questione. Converrai che, a questo punto, sarebbe da parte mia assai poco coerente rilasciare un'intervista, che sarebbe almeno in parte pubblicitaria, proprio al vostro sito.
Ti porgo comunque i miei più sinceri saluti, sperando di poterci risentire presto per altre questioni.

E oggi cosa ti scopro? Che un'intervista simile, ma proprio simile simile... vabbè, dai, che un'intervista con esattamente le stesse domande che erano state proposte a me è stata fatta, proprio da quel sito, al dylandoghiano Bruno Brindisi (e, nel caso in cui l'aveste trovata e ve lo steste chiedendo, sì, mi avevano chiesto anche qual è "il fumetto che avresti voluto disegnare tu"). Due interviste mirate e di approfondimento, insomma...
Ché va bene il fumetto d'autore, ma anche il giornalismo di giornalista non sarebbe da buttare via.

34 commenti:

  1. sono tutte così, guarda le altre
    è una cifra stilistica, no?
    fanno a tutti le stesse domande
    possibile che non se ne sia accorto nessuno...

    Davide Occhicone

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  2. Colpa mia che non ho visto il grande piano giornalistico dietro a tutto questo.
    A questo punto lancio un'idea: perché non mettono un form da compilare direttamente sul sito, così se uno vuole si intervista da sé?

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  3. caro francesco matteuzzi, ma io vengo a casa tua a dire ogni volta che spieghi la stessa cosa a classi diverse, usi le stesse parole e gli stessi esempi? o che quando scrivi una storia magari usi modi di dire che ti sono più propri, e che sono il tuo "stile"? no, non lo faccio, perché so che usare degli standard sia nell'insegnamento, che nell'intervistare, che nello scrivere NON è un peccato mortale, o una colpa tale da dover essere additati come "indegni di rispetto".
    è una scelta. avere interviste con domande standard, che si fanno a persone diverse è una pratica presente da decenni nel giornalismo. non è l'unico modo di fare intervste, ma non è nemmeno questa merda che sembri configurare. è UN MODO di fare interviste. come tu hai il TUO modo di insegnare o di scrivere. Quindi evitiamo di ergerci a paladini del giornalismo, dicendo quando FUmetto d'Autore sia reprobo e indegno di rispetto, perché se qualcuno usasse le stesse parole per te, sicuramente tu avresti a ridire. Non volevi essere intervistato? legittimo. Ma non hai alcun diritto di ridicolizzare il lavoro degli altri. né te, né altri, vero Davide Occhicone?

    Alessandro Bottero
    Direttore di Fumetto d'Autore

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    1. Ha ragione Bottero! Fumetto d'autore è già vergognoso così, non c'è bisogno di infierire su una simile barzelletta!

      KK

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  4. Salve Alessandro
    intanto la frase "indegni di rispetto", che tu metti tra virgolette come per veicolare il messaggio che l'abbia scritta io, non viene da me. Io ho scritto che "non apprezzo e non stimo" il sito. Prima persona singolare.
    E poi, perdonami ma non capisco il senso del paragone. Uso gli stessi esempi e, spesso, le stesse parole quando spiego qualcosa in classe? Vero, come qualsiasi insegnante, come qualsiasi attore di teatro, come qualsiasi musicista che ripropone la stessa scaletta in diversi concerti. Perché parlo a persone diverse e ho bisogno di veicolare lo stesso messaggio. Dopo, però, ogni allievo fa storia a sé, e con ognuno interagisco in modo personale e distinto a seconda delle necessità.
    Scrivo seguendo alcune mie specifiche? Spero proprio di sì, visto che sono anni che faccio questo lavoro. Ma non credo di affrontare nello stesso modo un libro di impegno sociale, una striscia umoristica o una storia d'avventura. Anzi, ogni storia richiede un approccio particolare. Ogni pagina richiede un approccio particolare.
    Le interviste standard sono un delitto? Certo che no, ci mancherebbe. Ma far compilare un questionario non è giornalismo. Anche le Iene, nelle loro interviste doppie, personalizzano le domande di volta in volta (e magari evitando di chiedere, a uno sceneggiatore, qual è il fumetto che avrebbe voluto disegnare lui). In questo caso, invece, sono talmente identiche che sono rimasti anche gli errori di battitura.

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  5. benissimo. non concordo con cosa dici, ma sono tue opinioni ed è legittimo averle, anche se il "non stimo e non rispetto", te lo potevi risparmiare. e lasciamo anche perdere il fatto di aver reso pubblica una mail privata, cosa che sela faccio io tutti mi accusano di aver violato i diritti costituzionali di chi mi scrive. se la fai tu invece è cosa buona e giusta.

    ora mi puoi dire come mai, mesi dopo che il fatto è successo, posti questa cosa, proprio dopo che Roberto Recchioni dice che chi accetta di farsi intervistare da Fumetto d'autore o è uno inconsapevole, o è un collaborazionanista che deve morire? perché questo "outing"? volevi gli applausi di qualcuno, magari di Occhicone?? volevi gridare al mondo del fumetto che non sei nella lista nera di Roberto Recchioni? voelvi dire che tu non accetterai mai di essere macchiato dal peccato di apparire su Fumetto d'Autore? se permetti la mia mente cinicca e malata ci vede un legame di causa ed effetto
    si parla di autori intervistati su fumetto d'autore che per recchioni fanno brutta figura
    e tu salti fuori dicendo "ma io ho fatto il bravo. gli ho detto di no!"

    forse che è sempre buona cosa ingraziarsi chi può aiutare a trovare posti di sceneggiatore?
    Alessandro Bottero
    direttore di Fumetto d'Autore

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    1. E' vero, bravo Bottero, se Matteuzzi poteva risparmiarsi "non stimo e non rispetto", anche Fumetto d'autore poteva risparmiarsi di esistere, giusto!

      KK

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  6. ormai tanto è stato detto e scritto

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    1. Io non capisco, davvero.
      Messina e Bottero sono non più di due cosplayer tristi, frustrati da anni di emarginazione uno e da un presunto glorioso passato l'altro.
      Macchiette che ho la fortuna di vedere solo alle fiere di fumetto. Perchè dare loro tutta questa considerazione?
      Fossi infognato in una delle loro polemiche lerce mi limiterei a dirgli quello che penso in faccia e poi basta.
      Io ci ho a che fare per il mio lavoro e frequento il loro sito con lo stesso approccio con cui dal barbiere sfoglio novella2000/evatremila: gusto perverso del trash.
      A questo servono, farci capire che in fondo c'è sempre qualcuno messo peggio di noi nella nostra giornata peggiore.

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    2. caro anonimo, mi farebbe piacere sapere chi sei. magari ti vedo alle manifestazioni, e non riesco a capire che per te sono solo una macchietta.

      fammi sapere chi sei, se hai il coraggio di uscire dall'anonimato, così forse capirò meglio questo tuo livore nei miei confronti.
      ah, e la prossima volta che mi vedi a una mostra, per piacere, dimmi pure cosa da dirmi in faccia, ma non in privato e sottovoce. gradirei che rendessi la cosa un evento pubblico, così tutti potranno rendersi conto di quanto io ti infastidisca, e quanto io ti abbia rovinato la vita, facendo la macchietta.

      Alessandro Bottero
      Macchietta con un passato glorioso (presunto) e direttore di Fumetto d'Autore

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    3. Bottero, dov'è che ti ho fatto pensare che mi hai rovinato la vita?
      Tu la vita me la rallegri con i tuoi ridicoli editoriali in cui gli errori di battitura sono direttamente proporzionali alle idiozie che scrivi.
      Io ti adoro, così come adoro i cartomanti e le televendite, e ti auguro di rimanere in vita il più possibile. Dio salvi il trash e l'insulso.
      Fortunatamente abbiamo solo scarni e veloci rapporti lavorativi una volta ogni tanto, se minimamente aumentassero non credo che resisterei al piacere nell'apostrofarti pubblicamente per la mezza calzetta che sei.
      Seppure mi diverte di più il Messina (il suo livore verso il mondo del fumetto, che negli anni lo ha ridicolizzato e da cui si è sentito sempre più emarginato, è più maldestramente nascosto del tuo), devo dire che ultimamente ti stai avvicinando. Continua così.
      E anonimo ci resto perchè altrimenti tu e il tuo sito di squadristi non ci pensereste due volte a mettere in mezzo la società per cui lavoro smerdandola pubblicamente per i miei commenti personali.

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    4. sono lieto di sapere che ti conosco, e sono lieto di sapere che non hai il coraggio di dire chisei, ma ti celi dietro l'anonimato. ovviamente ti rendo conto che questa frase " i tuoi ridicoli editoriali in cui gli errori di battitura sono direttamente proporzionali alle idiozie che scrivi." è pericolosa, perché visto che non scrivo idiozie, significa che non faccio0 nemmeno errori di battitura.

      Ma tant'è. come dice clit eastwood le opinioni sono come le palle. ognuno ha le sue.

      comunque sono contento che esistano ancora persone con il grande coraggio di dire ad un altro che è una mezza calzetta, senza però avere il coraggio di metterci anche la faccia.
      La cosa non mi stupisce. il mondo (del fumetto e non) è pieno di pusillanimi. tu sei solo uno in più.

      speriamo di rivederci a qualche mostra,e speriamo di averti fatto superare la soglia di sopportazione, così da assistere in diretta ad una bella piazzata.
      Alessandro Bottero (io il nome ce lo metto. tu no. vorrà dire qualcosa?)

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    5. Si, ok.
      Ciao Bottè, continua dritto sulla strada del ridicolo.
      E che importa se sei diventato una barzelletta, un modo per farsi due risate durante le serate post fiera. Tu hai il tuo bel sito dal quale puoi pontificare con la tua tutina da direttore.
      Il mondo che da più di cinquant'anni frequenti ti ride dietro tutto con gusto, a tutti i livelli, dall'amatoriale al professionista più arrivato.
      Certo qualche Troiano o Primiceri di turno, nella gioia di aver trovato finalmente qualcuno che li considera, ti staranno sempre accanto. Nella vita basta accontentarsi.
      Nel mio piccolo ti chiedo di non smettere mai.
      TVB

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    6. Bottero è il Richard Benson del fumetto.

      KK

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  7. E' vero, ho reso pubblica una mail privata. Scritta da me. Che infatti mi sono sentito offeso nel mio diritto alla privacy e ho già dato incarico al mio avvocato di farmi causa da solo.

    Per il resto, rimango convinto che si possa lavorare per questioni di merito e non di amicizie.

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  8. appigliarsi alle minuzie, così che il tema principale finisca in caciara mi è nota, per cui evitiamo di fare i pignolini.
    qui la cosa importante è la TEMPISTICA
    la storia dell'interfista rifiutata è di mesi fa.
    eppure la tiri fuori solo ora, esattamente due giorni dopo che esce fuori il discorso di chi concede interviste a fumetto d'autore.
    prima non ne avevi parlato. ora sì.
    è QUESTO il punto importante. non altro.
    poi puoi fare tutte le pulci che vuoi. la sostanza della cosa non cambia.
    Alessandro Bottero

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  9. Non è che magari la ha tirata fuori perché l'intervista al collega è uscita solo avantieri e non prima ?


    Tonio Mele

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    1. Hai capito? Rispondi! O ti ritrovi Alfatti Appetiti e Messina sotto casa!

      KK

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  10. Alessandro: lo so che la tecnica ti è nota. E l'hai usata benissimo, passando dall'affrontare una critica ad accusare il sottoscritto.

    Tonio, ma no, cosa vai a pensare?

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  11. certo tonio. certo.
    che sciocchino io a pensare che uno passa ottobre, novembre, dicembre, gennaio a rimuginare su una cosa, e poi il 19 gennaio all'improvviso si rende conto di doverne parlare su un blog.
    proprio dopo che esce il discorso delle interviste a fumetto d'autore.

    sono proprio sciocchino, macchiettistico, e ignorante. ah, pure squadrista, non dimentichiamo.
    Alessandro Bottero
    squadrista e direttore di fumetto d'autore

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    1. Sottoscrivo, anche io al cenone di capodanno pensavo la stessa cosa, poi mi è andato il cotechino di traverso e per pulirmi la diarrea ho stampato tutte le interviste di Fumetto d'autore.

      KK

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  12. Si in effetti pensare che ne abbia parlato solo dopo aver letto quella a Brindisi era essere in malafede o essere ingenui ;-)
    Qui si dice che ognuno misura il comportamento altrui sulla base del proprio (vi risparmio il vernacolo marchigiano).

    Tonio

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  13. è divertente vedere che anche l'utente più anonimo, lascia dietro di sé delle tracce.
    ad esempio, il simpatico anonimo che mi insulta ci fa capire di sé queste cose:
    -Conosce la mia storia lavorativa
    -mi vede solo alle fiere di fumetto
    -Ha a che fare con me per il suo lavoro
    -Ha rapporti lavorativi brevi e veloci, ogni tanto
    -Lavora per una società
    -Frequenta le serate post fiera con addetti ai lavori
    -Frequenta professionisti
    -Conosce primiceri e troiano, e non li stima

    Quindi
    a-Ha più o meno la mia età
    b-frequenta le manifestazioni di fumetto
    c-lavora presso una società
    d-tramite questa società ha rapporti lavorativi ogni tanto con me e messina
    e-alle manifestazioni frequenta professionisti, e partecipa alle serate dopo fiera
    f-se conosce primiceri e troiano significa che frequenta le manifestazioni dove ci sono anche loro. Questo limita il campo a Lucca (primiceri e troiano), Napoli (troiano), Mantova (primiceri), Fullcomics (primiceri), cavacomics (troiano)

    g- parrebbe di roma.

    indizi sufficenti a restringere il campo di chi sia.
    appena ho un attimo libero ci penso sopra.


    Alessandro Bottero

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    1. e una volta che hai capito chi sono che succede?
      mi mandi il tuo cagnacco messina sotto casa?
      mi scrivi un editoriale svelando i miei gusti sessuali?
      vai bot, sempre più ridicolo!
      Daje bottè, facce sognà! Menghia! Uè Uè Tarantellallallà! Ostia! Belin!

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  14. prendo nota Sherlock.

    KK

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  15. Ragazzi, ma uno non può uscire di casa un'ora che qui succede un putiferio!
    Per la cronaca, i commenti anonimi, soprattutto se così accesi, non stanno simpatici neanche a me.

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    1. ha ragione, chiedo scusa e vedo di finirla qui.
      mi dispiace aver portato sul suo blog personale questo livello di discussione di bassa lega.
      ma a un certo punto certe cose non si sopportano proprio e poi si è visto questa gente come risponde quando uno cerca di mettere la discussione su un livello di educazione: gli pubblicano i gusti sessuali privati su un sito pubblico.

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    2. verissimo, spegniamo la corrente di casa Bottero.

      KK

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  16. Daje bottè, facce sognà! Menghia! Uè Uè Tarantellallallà! Ostia! Belin!


    ah! diavolo di un anonimo, così svii le indagini

    Milo Manara

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    1. Questo è un caso per l'ispettore Tiraseghe, qui qualcuno non la conta giusta!

      KK

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    2. ...dimenticavo, questa cosa qui è abominevole: http://www.fumettodautore.com/strisce-dautore/satira-dautore/3260-torni-a-bordo

      KK

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    3. "la satira non deve avere riguardi per nessuno"
      chi lo diceva?
      forse lo stesso che adesso dice che questa vignetta è abominevole?

      questa vignetta E' abominevole. come lo è il 99% della satira.

      erò se si fanno vignette abominevoli su giorgia meloni è satira. Se lo fa fumetto d'autore, è abominevole.

      quante cose si imparano da internet, no?

      Alessandro Bottero

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    4. Qui sono del tutto d'accordo con l'ultimo commento di Alessandro. Al di là del fatto che la satira non deve avere riguardi per nessuno (tesi che sposo, anche se a volte un po' di buon senso in più non guasterebbe), in questo caso non vedo proprio il problema. Anzi, a me la vignetta sembra divertente, non scandalosa.

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    5. beh, la vignetta è orribile per due motivi: il primo è che fa ridere come il diabete, il secondo è che, come quasi tutto il sitarello dei fumettini d'autore è sgrammaticata, leggere please! Il 99% della satira non è abominevole come tale scempio. Volete ridere? Immaginate Bottero sorretto da Messina sulla prua del Titanic che urla "sono il re del fumettomondoooo!".

      KK

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